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La rivoluzione del Fintech

L’innovazione digitale non sembra avere alcuna intenzione di rallentare; anzi, molti ritengono che la recente crisi pandemica abbia determinato un significativo cambio di passo, soprattutto in ambito finanziario.

Sempre più spesso, quindi, sentirai parlare di fintech, termine che nasce dall’unione di Financial Technology e attraverso il quale si intende l’utilizzo di strumenti digitali in ambito finanziario.

Anche se ti potrà sembrare un termine complesso e lontano dalla vita di tutti i giorni, nella realtà la decisione di interagire con la tua banca attraverso i canali digitali o, più semplicemente, di pagare il gelato in modalità cashless, implica l’utilizzo di servizi fintech.

Negli ultimi anni, il numero di utenti che compiono questo tipo di scelta è in costante aumento, ragion per cui, anche in Italia, il numero di imprese che operano in questo settore cresce di mese in mese.

E se i negozi di quartiere o di città non si sottraggono al fenomeno, nonostante i costi che ne possano derivare, scegliendo di mettere a disposizione dei propri clienti metodi di pagamento alternativi; per le aziende più grandi il mondo del fintech offre opportunità ben più vaste e interessanti. I termini per definirle, ancora una volta, non sono di facile interpretazione per un “profano”, ma è inevitabile che tu ti ci possa imbattere sempre più spesso!

Pensa, per esempio, ai servizi di Equity Crowdfunding.

Anche in questo caso si tratta di un termine nato dall’unione di due termini anglosassoni: Crowd, che significa folla e Funding, cioè somma di denaro.

Tale tipologia di servizi offre alle imprese la possibilità di ottenere finanziamenti per i propri progetti imprenditoriali attraverso piattaforme digitali che fungono da punto di incontro tra le aziende – il lato della domanda – e i potenziali investitori, privati e non, in grado di offrire le proprie risorse finanziarie in cambio di una parte dei profitti che ne potrebbero derivare.

Interessante è anche il caso dei cosiddetti servizi di pagamento senza contanti, anch’essi utilizzati dalle imprese per la conclusione delle transazioni giornaliere. Sebbene in questa famiglia possano rientrare tutte le forme di pagamento alternative al contante, quindi anche i tradizionali bonifici che effettui presso gli sportelli bancari o postali e i pagamenti di tasse/contributi tramite modello F24, le declinazioni più innovative potrai in realtà trovarle nei portafogli digitali, o wallet, che – sempre attraverso l’utilizzo di piattaforme online – ti consentono di effettuare acquisti presso negozi fisici e non solo virtuali, garantendoti una serie di significativi vantaggi, come la possibilità di ottenere un controllo costante delle spese effettuate e la riduzione dei rischi di furti di dati sensibili, oltre che di denaro.

Inutile negarlo: il futuro è digitale e i servizi finanziari non fanno eccezione.

Si stima infatti che in meno di 10 anni questo mercato globale varrà circa 22 mila miliardi di dollari.

Sottrarsi sarebbe una follia!

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